CLICCA SULL'IMMAGINE QUI SOTTO Per entrare nel Sito BONUS MOBILITA',
poi inserisci il tuo Codice SPID per entrare e fare la richiesta per gli incentivi
Legge di Bilancio 2021: le misure previste per la mobilità sostenibile
La Legge di Bilancio 2021 rifinanzia gli ecobonus già introdotti con le precedenti Leggi di bilancio per auto elettriche ed ibride, per cicli e motocicli del Programma Mobilità sostenibile e quelli aggiuntivi del Decreto “Rilancio”, introducendo alcuni obblighi per le colonnine di ricarica per le auto elettriche sulle autostrade, ma allungando anche per il 2021 il contributo statale per l’acquisto di autoveicoli nuovi a combustione interna.
La Legge 30 dicembre 2020, n. 178 “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023”, pubblicata sul S.O. alla Gazzetta Ufficiale 30 dicembre 2020, n. 322, contiene anche quest’anno misure di carattere ambientale di cui proponiamo alcuni approfondimenti.
In questa occasione ci soffermiamo sulle misure che attengono la Mobilità sostenibile.
Resta in vigore l’Ecobonus varato nel 2019, che dà diritto per le auto elettriche o plug-in (emissioni tra 0 e 20 g/km) a 6.000 euro di bonus in caso di rottamazione (di un vecchio veicolo fino a Euro 5 ma immatricolato prima del 1° gennaio 2011), oppure di 4.000 euro senza rottamazione.
Lo stesso provvedimento dispone anche un contributo in forma minore per le auto con emissioni tra 21 e 60 g/km, pari a 2.500 euro con rottamazione o 1.500 euro senza rottamazione.
A partire dal 1° gennaio 2021 per il calcolo delle emissioni di CO2 dei veicoli si dovrà applicare il nuovo ciclo di omologazione WLTP, previsto dal Regolamento (UE) 2017/1151, che consente di ottenere informazioni più realistiche sulle emissioni dei veicoli nelle prove di omologazione rispetto all’attuale NEDC (comma 651, lett. e). Ai fini della sola erogazione dell’ecobonus, si prevede peraltro un periodo transitorio di calcolo delle emissioni ancora in base al vecchio ciclo NEDC, per gli acquisti effettuati fino al 30 giugno 2021.
A questi ecobonus deve aggiungersi l’ulteriore incentivo previsto dal D.L. n. 104/2020 (Decreto Rilancio) di 2.000 euro per l’acquisto sia di auto elettriche che ibride plug-in, e almeno altri 2.000 euro di sconto del venditore (con la rottamazione), che scendono a 1.000 euro, così come lo sconto del venditore, senza rottamazione. Si conferma il tetto di 50.000 euro del costo dell’auto più IVA (comma 653).
La novità della Legge di Bilancio 2021 è il contributo pari al 40% delle spese sostenute e rimaste a carico dell’acquirente, destinato alle persone fisiche con un reddito ISEE inferiore a 30.000 euro per l’acquisto di veicoli (M1) alimentati esclusivamente ad energia elettrica di potenza inferiore a 150 kW con un prezzo di listino inferiore a 30.000 euro, al netto dell’IVA. Il termine per l’acquisto del veicolo è il 31 dicembre 2021 (comma 77). In particolare il contributo è riconosciuto nel limite delle risorse stanziate, pari a 20 milioni di euro per l’anno 2021, assegnate ad un Fondo istituito presso il Ministero dello sviluppo economico (comma 78) e non è cumulabile con gli altri contributi statali previsti dalla normativa vigente (comma 79) ovvero con gli ecobonus più i contenuti aggiuntivi.
Il comma 691 riconosce per gli anni 2021-2026 il contributo per l’acquisto di ciclomotori e motocicli elettrici o ibridi nuovi di fabbrica,rifinanziando il relativo Fondo.
Con i commi 692-694 viene rifinanziato, con un incremento di 100 milioni di euro, il “Programma sperimentale buono mobilità”, introdotto dal D.L. 14 agosto 2020, finalizzato a ridurre le emissioni climalteranti e inquinanti. A decorrere dal 4 maggio 2020 sino al 31 dicembre 2020, il programma incentiva forme di mobilità sostenibile alternative al trasporto pubblico locale che garantiscano il diritto alla mobilità delle persone nelle aree urbane, a fronte delle limitazioni al trasporto pubblico locale operate dagli enti locali per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Il “buono mobilità”, che può essere richiesto una sola volta, è destinato ai maggiorenni residenti di città capoluogo (di regione o di provincia), di Comuni con più di 50.000 abitanti o di Città metropolitane, consente il rimborso degli acquisti dei beni e servizi di:
a) biciclette, anche a pedalata assistita;
b) veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica di cui all’art. 33-bis del decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 162;
c) utilizzo dei servizi di mobilità condivisa a uso individuale esclusi quelli mediante autovetture.
A tale finalità vengono destinate anche le risorse derivanti dal mancato o parziale utilizzo, che sarà registrato alla data del 5 dicembre 2020 degli stessi buoni mobilità erogati (comma 693).
Le eventuali disponibilità che residueranno dall’erogazione del buono mobilità per le biciclette ed i mezzi di mobilità elettrica personale (comma 694), saranno destinate, per l’anno 2021, all’erogazione del buono mobilità previsto in caso di rottamazione di un’autovettura omologata fino alla classe Euro 3 o motocicli omologati fino alla classe Euro 2 ed Euro 3 a due tempi, o motociclo inquinanti dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021, pari ad euro 1.500 per ogni autovettura e ad euro 500 per ogni motociclo, da utilizzare, entro i successivi tre anni, per l’acquisto, anche a favore di persone conviventi, di abbonamenti al trasporto pubblico locale e regionale, nonché di biciclette anche a pedalata assistita, e di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica o per l’utilizzo dei servizi di mobilità condivisa a uso individuale, nei comuni oggetto di procedure di infrazione europea per la qualità dell’aria.
Il comma 695 reca la copertura finanziaria mediante utilizzo delle risorse disponibili sui capitoli dello stato di previsione del MATTM con quota parte dei proventi delle aste delle quote di emissione di CO2.
Punti di ricarica elettrica autostradali
Il comma 697 della Legge di Bilancio 2021 prevede l’obbligo per i concessionari autostradali di dotare la propria rete di punti di ricarica elettrica di potenza elevata per gli autoveicoli e che qualora non provvedano nei tempi stabiliti, debbano consentire ad altri soggetti interessati di candidarsi ad installarle.
Il punto di ricarica di potenza elevata consente il trasferimento di elettricità a un veicolo elettrico di potenza superiore a 22 kW. La disposizione prevede altresì che occorre garantire che le infrastrutture messe a disposizione assicurino ai fruitori tempi d’attesa per il servizio non superiori a quelli offerti agli utilizzatori di veicoli a combustione interna.
Credito d’imposta per l’acquisto di cargo bike
I commi 698 e 699, attribuiscono un credito d’imposta per l’acquisto di cargo bike e cargo bike a pedalata assistita da parte delle microimprese e delle piccole imprese di trasporto merci urbano di ultimo miglio.
In particolare i citati commi attribuiscono un credito d’imposta annuo nella misura massima del 30% delle spese sostenute e documentate per l’acquisto di cargo bike e cargo bike a pedalata assistita, fino ad un importo massimo annuale di 2.000 euro per ciascuna impresa beneficiaria (comma 698).
I criteri e le modalità di applicazione e fruizione del credito d’imposta sono demandati a un Decreto del Ministero dell’ambiente, di concerto con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e del Ministero dell’economia e delle finanze.
Viene introdotta una modifica al Codice della strada finalizzata ad incentivare l’uso delle cargo bike a pedalata assistita nel trasporto merci urbano, prevedendo che i velocipedi a pedalata assistita possono essere dotati di un pulsante che permetta di attivare il motore anche a pedali fermi, purché con questa modalità il veicolo non superi i 6 km/h.
Incentivo per l’acquisto di autoveicoli a basse emissioni di CO2
Il comma 652, allunga per il 2021 il contributo statale per l’acquisto di autoveicoli nuovi (cat. M1: autoveicoli a quattro ruote destinati al trasporto di persone, aventi al massimo otto posti a sedere oltre al sedile del conducente) con emissioni fino a 60 g/Km di CO2.
L’importo del contributo è confermato in 2000 euro nel caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad euro 6 e che sia stato immatricolato prima del 1° gennaio 2011, ed in 1.000 euro in mancanza di rottamazione, in entrambi i casi sempre a condizione che il venditore conceda uno sconto analogo al contributo statale.
Viene confermata la possibilità di acquisto in locazione finanziaria e il limite di prezzo (comma 653) del veicolo di 50.000 euro. Tale contributo è cumulabile, analogamente a quanto previsto nel 2020, con il c.d. ecobonus per l’acquisto di veicoli elettrici ed ibridi previsto dal comma 1031 della legge di bilancio 2019 per gli anni 2020 e 2021 (comma 656).
Per quanto riguarda il veicolo consegnato per la rottamazione, il comma 651, lett. a), modificando il comma 1034 della legge di bilancio 2019, sposta da 15 a 30 giorni il termine per il venditore per avviare il veicolo alla rottamazione.
È previsto (comma 654) anche un contributo statale di 1500 euro per gli acquisti di autoveicoli con emissioni di CO2 superiori a 61 g/Km e fino a 135 g/KM (per il 2020 la soglia massima di emissioni prevista era limitata ai 110 g/Km), misura che ha poco di sostenibilità se non quella finanziaria delle case automobilistiche meno inclini ad una veloce transizione del settore, e che ha sollevato le critiche delle Associazioni ambientaliste che avevano lanciato un Appello per evitare di dare ulteriori incentivi per l’acquisto di veicoli inquinanti e di indirizzare, viceversa, gli stimoli di ripresa dell’industria alla produzione di veicoli elettrici e di batterie sostenibili. .
“L’Esecutivo sta dimenticando l’altra grande emergenza planetaria, quella climatica, sui cui la stessa Europa ha chiesto più volte ai vari Paesi membri un’accelerazione con un programma di rilancio e interventi strutturali a favore del clima per invertire la rotta e garantire un futuro migliore alle prossime generazioni – si legge nel commento alla Legge di Bilancio di Legambiente – È assurdo che l’Italia continui a regalare euro a chi contribuisce a inquinare il Paese invece di premiare chi investe in innovazione ambientale: diamo più soldi alle fonti inquinanti che a quelle pulite e prevediamo bonus per l’acquisto delle auto alimentate a combustibili fossili invece di sostenere e incentivare solamente la mobilità”.
Comunque, i nuovi autoveicoli devono essere di classe non inferiore ad Euro 6 di ultima generazione e gli acquisti vanno effettuati dal 1° gennaio al 30 giugno 2021; è richiesta la rottamazione di un veicolo immatricolato prima del 1° gennaio 2011 ed il contributo statale è concesso a condizione che il venditore riconosca uno sconto di 2.000 euro e che il veicolo nuovo abbia un prezzo ufficiale inferiore a 40.000 euro al netto dell’IVA (comma 655).
La durata dei nuovi stanziamenti di incentivo è funzionale ai valori delle emissioni di CO2 calcolate per ciascun veicolo:
– 30 giugno 2021: per le autovetture con emissioni di CO2 comprese fra 61 e 135 g/km;
– 31 dicembre 2021: per le vetture con emissioni comprese fra 0 e 60 g/km.
Mezzi elettrici e maggiore efficienza energetica
Lo sviluppo di una mobilità sostenibile e l'adozione di mezzi elettrici rappresentano una risposta efficace alle problematiche legate all'inquinamento atmosferico, soprattutto all'interno delle aree urbane. Vediamo come l'adozione di veicoli elettrici può contribuire a una maggior efficienza energetica e quali vantaggi i mezzi green possono garantire ad ambiente e cittadini.
Veicoli elettrici e sostenibilità ambientale
Lo sviluppo di una mobilità sempre più sostenibile e l'adozione di veicoli elettrici rappresentano una soluzione efficace per fronteggiare il problema dell'inquinamento atmosferico, particolarmente grave nelle aree urbane.
Per far fronte all'emergenza climatica è necessario adottare delle misure concrete e ripensare il modo di vivere la nostra quotidianità, con l'obiettivo di limitare il più possibile le nostre emissioni di C02 in atmosfera.
É soprattutto nelle grandi città e nelle zone urbane che occorre promuovere e incentivare nuovi modelli di mobilità sostenibile. In base alle ultime statistiche di Eurostat, circa il 75% della popolazione europea vive all'interno di grandi città, la maggior parte delle quali presentano un inquinamento atmosferico oltre i limiti stabiliti dall'OMS.
Questa situazione preoccupante trova riscontro anche nel documento Mal'aria, il report annuale stilato da Legambiente che analizza l'inquinamento dei centri urbani. Nonostante i periodi di lockdown legati alla pandemia Covid -19 che hanno permesso una lieve diminuzione dell'inquinamento, diverse città nel 2020 hanno registrato superamenti nei livelli di PM10, segnando l'ennesimo anno nero per la qualità dell'aria in Italia che si conferma una delle nazioni più inquinate in Europa.
Occorre ricordare che l'inquinamento atmosferico è la quarta causa di morte nel mondo ed è responsabile per circa 500.000 morti premature ogni anno. É fondamentale quindi, portare avanti una rivoluzione green partendo dalle grandi città, tenendo conto dell'urgenza ambientale che stiamo affrontando, con l'obiettivo di raggiungere una maggior efficienza energetica, ridurre i consumi e migliorare la qualità dell'aria nei centri cittadini.
Per raggiungere questi obiettivi è necessario innanzitutto riconsiderare l'intero settore dei trasporti e della mobilità urbana, promuovendo fin da subito una mobilità sempre più sostenibile che preveda da una parte una spinta alla mobilità condivisa, e dall'altra l'adozione e la diffusione di veicoli elettrici.
La mobilità sostenibile è uno degli aspetti più importanti che caratterizzano una smart city, il cui obiettivo è proprio il miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Una smart city deve offrire infatti la possibilità di accedere a modelli di mobilità condivisa, dal car sharing al bike sharing, ma anche la creazione di piste ciclabili e di parcheggi intelligenti.
Queste innovazioni hanno l'obiettivo non solo di rendere più veloce e snella la mobilità urbana, riducendo i tempi di attesa, ma soprattutto di ridurre l'inquinamento urbano che deriva dagli spostamenti dei singoli cittadini.
Tutti i vantaggi dei veicoli elettrici
L'adozione di mezzi e veicoli elettrici può garantire numerosi vantaggi, in particolar modo per ambiente e salute. Il primo e principale vantaggio legato all'utilizzo di veicoli elettrici è legato alla tematica ambientale: sostituire un veicolo a carburante con uno elettrico consente non solo di migliorare la qualità dell'aria ma anche di ridurre le emissioni di gas serra nell'atmosfera.
I veicoli elettrici hanno infatti un impatto ambientale molto più basso rispetto ai veicoli a motore, soprattutto sul lungo periodo. Inoltre possiamo ridurre ulteriormente le emissioni inquinanti e aumentare l'efficienza energetica accorciando la filiera produttiva: realizzare un veicolo elettrico green 100% made in Italy significa infatti risparmiare sui costi e sulle conseguenti emissioni inquinanti causate dal trasporto, rendendo così molto più efficace la lotta al riscaldamento globale. Una conseguenza spesso sottovalutata connessa al traffico cittadino è quella dell'inquinamento acustico.
Questo rappresenta un problema che affligge persone e animali e uno dei vantaggi dei veicoli elettrici è proprio quello di essere molto più silenziosi dei mezzi a motore. Il traffico rappresenta infatti una fonte primaria di rumore che affligge quasi 70 milioni di cittadini europei, sottoposti costantemente a livelli di rumore che superano i 55-60 decibel. L'esposizione quotidiana a tali livelli di rumorosità può innescare una serie di conseguenze sull'organismo come stress, nervosismo, disturbi di concentrazione, disturbi del sonno e aggressività. Inoltre, secondo l'OMS, subire un'esposizione prolungata a livelli eccessivi di rumore può contribuire all'insorgenza di malattie cardiovascolari.
È chiaro quindi, come un veicolo elettrico silenzioso, rappresenti un grande beneficio per la salute acustica di cittadini e animali. Un'analisi dell'AEA (Agenzia Europea Ambiente) ha analizzato in particolare l'impatto dei veicoli elettrici sul settore energetico: in base a questo report, se entro il 2050 l'80% delle vetture fosse elettrico, il consumo di energia elettrica europeo aumenterebbe del 10%.
É importante dunque, accostare al sempre maggior numero di vetture elettriche anche una rivoluzione energetica che dovrà integrare sempre di più le fonti di energia rinnovabile per supplire alle richieste energetiche senza però incidere negativamente sull'ambiente e sul clima.
Mobilità elettrica, gli obiettivi italiani
La mobilità elettrica è uno degli obiettivi prioritari racchiusi all'interno del Pniec (Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima ) un documento che stabilisce gli obiettivi nazionali al 2030 in termini di sostenibilità, rinnovabili ed emissioni di C02.
In particolare è stata fissata al 22% la quota di energie rinnovabili relativa al settore trasporti, stabilendo al contempo un graduale aumento delle immatricolazioni di vetture elettriche, con l'obiettivo di raggiungere 4 milioni di unità entro il 2030. La mobilità sostenibile rappresenta una grande scommessa per il futuro del nostro paese ma è anche una delle risorse più importanti che abbiamo a disposizione per contrastare gli effetti dell'inquinamento urbano.
Incentivi veicoli elettrici, come funziona il nuovo bonus mobilità
Per favorire l'adozione di mezzi elettrici e promuovere una maggior efficienza energetica, è stato promosso il Bonus auto e Bici 2021 con il quale si identifica un incentivo corrisposto al cittadino per l'acquisto di biciclette, monopattini, cargo bike e veicoli elettrici.
Il bonus mobilità identifica un contributo economico che prevede un rimborso fino a 500 euro per coprire fino al 60% la spesa sostenuta dai cittadini per l'acquisto di un mezzo di mobilità sostenibile.
I veicoli a cui è possibile applicare il bonus mobilità includono biciclette, bici a pedalata assistita (e-bike), monopattini elettrici (segway) e per usufruire dei servizi di mobilità condivisa. Possono fare richiesta del bonus mobilità tutti i cittadini maggiorenni residenti in comuni dove la popolazione è superiore a 50mila abitanti, ma anche i residenti nei capoluoghi di regione, le città metropolitane e i capoluoghi di provincia.
Ai bonus elencati si aggiunge l'incentivo auto elettriche 2021, un'agevolazione economica che permette di ottenere un rimborso pari al 40% del prezzo sborsato per l'acquisto di vetture elettriche, a zero emissioni di C02. Il bonus auto elettriche 2021 può essere richiesto da i cittadini con ISEE inferiore a 30.000 euro, per l'acquisto di una nuova vettura green con prezzo massimo di listino di 30.000 euro, IVA esclusa. La scadenza del bonus è prevista per il 31 dicembre 2021. Il bonus mobilità si inserisce tra i molti finanziamenti green previsti dal governo grazie all'Ecobonus, con l'obiettivo di ridurre le emissioni di C02, favorire la mobilità sostenibile e la riqualificazione energetica domestica.